precedente LA NEOPATENTATAsuccessivo

1°Giorno

Caro diario,
oggi sono davvero euforica: ho preso la patente !!! Ho passato l'esame di guida su strada al primo colpo, senza commettere errori particolarmente gravi (a parte un'inchiodata sulle strisce pedonali, ma non è colpa mia se il giallo è scattato all'improvviso !!!). Pensa che ho fatto un parcheggio bellissimo, anzi quando sono scesa dalla macchina mi aspettavo che tutti mi facessero la ola, o che perlomeno mi applaudissero... Sono un vero portento: ho imparato a guidare in sole 23 ore di lezione !!! Domattina prendo la macchina e vado a fare shopping per festeggiare.

2°Giorno

Caro diario,
il mio amore è molto contento del fatto che abbia preso la patente (anche se dice che gli sembra una cosa normale: che carino, ha tanta fiducia in me!!!). Mi ha dato qualche dritta per usare al meglio la nostra macchina, che è un po' vecchiotta, ma è tenuta talmente bene da sembrare appena uscita dal concessionario... Stamattina ero un po' preoccupata, era la prima volta che guidavo la macchina sola soletta: per fortuna si trattava di preoccupazioni infondate, visto che non è successo niente. Ho avuto qualche problema a parcheggiare, ma per fortuna una simpatica vecchietta mi ha visto in difficoltà e mi ha aiutato molto, sbracciandosi per indicarmi quando andare a destra, quando a sinistra...

3°Giorno

Caro diario,
sto diventando veramente una guidatrice provetta: chi ha coniato l'espressione "Donna al volante, pericolo costante" si è sbagliato di grosso. Comunque, qui a Milano sono tutti troppo nervosetti: mi hanno suonato per dieci minuti buoni perchè avevo acceso le frecce sbagliate !!! In effetti, io sentivo un ticchettio strano, ma non riuscivo a capire cosa fosse: quando ho scoperto che si trattava delle quattro frecce lampeggianti, le ho spente subito (anche se ho dovuto accostare un attimo, perchè non trovavo quel benedetto pulsantino).

4°Giorno

Caro diario,
ho proprio ragione quando dico che qui son tutti nevrotici (e anche un po' incoscienti). Stamattina, verso le sette e mezza, stavo percorrendo una vietta tranquilla, una di quelle piccoline a doppio senso, con le macchine parcheggiate da ambo i lati che invadono la carreggiata. Tutto sommato era presto, la strada era libera, quindi ho pensato di accelerare un pochettino... all'orizzonte si prospettava soltanto un autobus, di quelli doppi, ma nell'altra corsia. Ho alzato il volume dell'autoradio, ingranato la quarta e me la son viaggiata a circa 70 all'ora canticchiando beata, nella speranza di beccare il verde al semaforo successivo. Tutto ad un tratto spunta un taxi che non finisce mai nella mia corsia e mi viene velocemente incontro (era a meno di venti metri da me). Il deficiente, probabilmente già ubriaco alle sette del mattino, stava tentando di superare l'autobus fregandosene del fatto che praticamente stava circolando contromano.
Al posto mio, tu che cosa avresti fatto?
Io, visto che a destra non potevo accostare (fila di macchine parcheggiate) e andando a sinistra avrei preso in pieno o l'autobus o il taxista... ho dato un'occhiata nel retrovisore e, poichè non arrivava nessuno, ho piazzato un'inchiodata di quelle che lasciano una strisciata di tre metri di gomme sull'asfalto.
Il deficiente, mentre sfrecciava alla mia sinistra, mi ha anche omaggiato con una bella strombazzata ed un gestaccio.
La prossima volta mi accendo una sigaretta e accelero.

5°Giorno

Caro diario,
nonostante guidi benissimo, ho dei seri problemi nel parcheggio (eppure, il giorno dell'esame ne ho fatto uno bellissimo !!!) Oggi ho tentato di parcheggiare vicino a casa mia... Ti racconto esattamente cos'è successo: metto la retro, comincio ad entrare, quando sono a 45 gradi comincio a controsterzare (che fatica senza il servosterzo !!!) e finalmente riesco ad infilarmi fra le due macchine... uffa, sono ancora a 40 centimetri dal marciapiede !!! Vado un po' avanti, un po' indietro, mi avvicino di tre centimetri, ritento... dopo dieci minuti di sudore e di apostasie alla sacra sindone mi decido: accendo una sigaretta e chiedo lumi a mio marito. Gli telefono, quasi disperata, e lui saggiamente mi consiglia di uscire e provare a rientrare meglio. Incoraggiata più dal tono dolce della sua voce che dalla fiducia nelle mie reali capacità, esco e comincio a rientrare. A metà manovra... colpo di scena: mi si affianca una distinta signora in macchina che mi apostrofa con una serie di epiteti tali da far rabbrividire uno scaricatore di porto. Insiste nel darmi della testa di cazzo perchè ho commesso un delitto: ho acceso la freccia sbagliata per segnalare il fatto che stessi parcheggiando e non stessi andando via (ho acceso la freccia a sinistra, pare che ci voglia quella a destra). Era furiosa perchè stava aspettando da un quarto d'ora di entrare in quel posto che io mi ostinavo a non mollare. Va bene, io sono inesperta e posso anche sbagliare ad accedere le frecce, ma un'automobilista navigata dà prova di estrema intelligenza se non riesce a capire, a prescindere dalle segnalazioni luminose, se un principiante sta tentando di entrare o di uscire da un parcheggio... Fatto sta che grazie a quel diverbio mi sono distratta, col bel risultato che sono rimasta "incastrata" !!! Avrei voluto cambiare parcheggio, ma non so per quale strano miracolo la macchina con la gomma di dietro era a due centimetri dal marciapiede, mentre il paraurti anteriore non toccava la macchina davanti per soli cinque centimetri. Salire sul marciapiede spaccando gomme posteriori e sospensioni o devastare il veicolo parcheggiato innanzi al mio? Questo è il dilemma che mi si è presentato. Ho spento la macchina, ho aperto la borsa per prendere una sigaretta e riflettere con calma, in modo da optare per la scelta più saggia. Alla fine ho preso il cellullare, ho composto il numero magico e con la voce più suadente possibile ho detto: "Amore mio, sono qui sottocasa... Scendi e mi tiri fuori la macchina dal parcheggio? L'ho incagliata in maniera irreversibile... No, non ho fatto nessun danno, ma se non mi dai una mano credo che lo farò... Ok, grazie, ti aspetto, bacio bacio... Ah, dimenticavo, fai in fretta perchè occupo mezza carreggiata. Ti amo"

6°Giorno

Caro diario,
oggi sono andata in ufficio in macchina: preventivamente mi ero già fatta abilitare il badge per accedere al parcheggio interno, in modo da non avere problemi. Per entrare nel parcheggio bisogna scendere un tortuoso scivolo, decisamente largo, ma purtroppo doppiosenso... Sai che cosa mi è successo? Mentre canticchiavo spensieratamente il motivetto che passava per radio, mi sono diligentemente accostata all'ingresso. Metto la macchina in folle, recupero il badge dalla borsetta, scendo, passo il badge nell'apposito lettore, corro in macchina, ingrano la marcia ma... la barra del cancello si è già impietosamente riportata in posizione tale da ostruirmi la strada. Bestemmio, scendo nuovamente dalla macchina, ripasso il badge nel lettore, corro in macchina più in fretta di prima ma non c'è niente da fare: quella stramaledetta sbarretta non ne vuole sapere di farmi passare.
Recito un intero rosario di improperi, scendo dalla macchina un'altra volta e mi avvicino inveendo al lettore del badge, indecisa se ritentare o aggirare l'ostacolo prendendo a colpi di bullok l'odiosissima barra. Verde dalla rabbia, solo allora mi accorgo di un tizio che mi osserva a qualche metro di distanza ridacchiando sotto i baffi. Così colgo l'occasione e gli rivolgo la parola: "Scusa, senti, ma sai se sto coso è rotto? Non faccio in tempo a passare il badge che la barra si riabbassa !!! Uffa, non riesco ad entrare nel parcheggio..." e lui: "Temo proprio che non ci riuscirai mai, se ti ostini a voler entrare dall'uscita !!! Che ne dici di fare due metri in retro e provare ad entrare dall'ingresso? Vedrai che magicamente il lettore si materializzerà alla tua sinistra, proprio affianco al finestrino del conducente."
Così ho scoperto che anche se la rampa d'accesso e d'uscita del parcheggio è la medesima, gli ingressi sono ben differenziati... quindi, pive nel sacco, due metri due di retro e sono finalmente riuscita ad entrare.
Venti minuti più tardi, dopo aver convinto un tizio che passava di lì a farmi da pseudovigile e sbracciarsi per indicarmi quando girare a destra, quando a sinistra, quando controsterzare, sono riuscita a parcheggiare ed andare in ufficio.

7°Giorno

Caro diario,
posso affermare con orgoglio che finalmente guido da dio. Vero è che porto a spasso una macchina molto vecchia, una "tipo" d'annata (nel senso che ha quasi più anni di me), ma se mi vedessi al volante per la strada penseresti che la tipo è fresca di concessionaria !!! Sono proprio brava... Peccato che se invece guardassi la macchina dal lato del passeggero la scambieresti per una duna !!! Ogni volta che tento di imboccare l'entrata o l'uscita di qualche parcheggio, vuoi per colpa di qualche muro vuoi a causa di un panettone, la povera bestia si accorcia di qualche centimetro !!! Temo che presto dovrò fare un giretto dal carrozziere... Domani quasi quasi prendo l'autobus...