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Generalmente, un regalo è sempre ben accetto perchè si pensa che chi te lo dona abbia attentamente ponderato i tuoi gusti e i tuoi desideri prima di scegliere definitivamente che cosa regalarti: qualora il regalo non sia di proprio gradimento, è generalmente doveroso atto di cortesia fingere almeno di apprezzare il gesto. Ma non è di questo che volevo parlare: mi piacerebbe porre l'accento sull'abuso del termine regalo con cui ultimamente si riempiono la bocca tutti coloro che cercano di venderti qualcosa.

Oggi è la volta degli edicolanti, incolpevoli tramiti fra produttori e consumatori di carta stampata.

Quando si va in edicola per comprare un quotidiano, è doveroso mettersi sottobraccio lo stramaledetto settimanale che è in regalo col quotidiano stesso. Se per puro caso si acquista un giornale di programmi televisivi, illudendosi che in tv ci sia ancora qualcosa di buono, c'è in regalo un magnifico giornale di fitness che pubblicizza diete miracolose stile "7 chili in 7 giorni" (e io penso:"ma non vedi che sono un'acciuga e se dovessi perdere un solo chilo la prima folata di vento mi si porterebbe via come una foglia secca?"). Se invece si opta per l'acquisto di un settimanale, ce n'è in regalo un altro più ciarpame vario che finisce direttamente nell'immondizia differenziata.

Sorvolando sul fatto che sono solita spacchettare tutti i giornali direttamente in edicola e restituire allo sbigottito edicolante praticamente tutto ciò che c'è in regalo (accompagnato da un gentile e sorridente "lei ha un cestino, per caso?"), voglio mostrarvi il foglietto delle istruzioni di un orologio ricevuto in regalo con non ricordo più nemmeno cosa (sì, l'edicolante si è rifiutato di buttarmelo via). Cliccate sull'immagine perchè vale davvero la pena di leggere queste istruzioni per l'uso.

un regalo sgradito

Quel che potrebbe sembrare un disegno stilizzato dell'orologio in questione, in realtà è quasi pari ad una fotografia dello sgradito oggetto che mi sono ritrovata fra le mani: ghiera in alluminio (segnatamente domopack), cinturino color pelle (segnatamente cartoncino colorato di marrone). Analizziamo attentamente il foglietto delle istruzioni: per prima cosa, l'essenziale spiegazione del modo in cui viene indicato l'orario dall'orologio, e cioè mediante la lancetta delle ore, la lancetta dei minuti e la lancetta dei secondi. Io non ci sarei mai arrivata da sola.

Naturalmente, altre informazioni essenziali per poter usufrire del magnifico regalo sono del tipo "togli il pezzo di plastica sull'orologio, che non serve" oppure "mi raccomando, usa la corona per regolare l'ora".

Il bello comunque deve ancora venire: le caratteristiche tecniche dell'orologio sono degne del guinness dei primati !!! L'orologio ha una pila al suo interno, e detta pila dura ben un anno (e io che credevo che fosse autoricaricante tipo Rolex o Cartier...); la pila deve essere cambiata esclusivamente da un addetto ai lavori, meglio se persona di fiducia (lo stavo giusto portando dal gioiellere sotto casa...); dulcis in fundo, l'orologio non resiste all'acqua !!! No, non nel senso che non tiene un'atmosfera o due, è che se ti lavi le mani con quell'orologio al polso il cinturino (di cartone) si squaglia !!!

Pensare che questo sgradito regalo mi costa una fatica non da poco nello smaltimento: devo smontarlo per prendere la pila e gettarla nell'apposito contenitore per le pile, devo togliere il cinturino per metterlo nella differenziata per carta e cartone, devo spaccare la ghiera per separare l'alluminio dalla plastica (pensavate che sul quadrante ci fosse del vetro?)... Maledizione ai regali di tal fatta !!!

Editori, giornalisti, strateghi del marketing di tutto ciò che arriva in edicola o chi per voi, ma lo volete capire sì o no che la paccottiglia che ci date in regalo per giustificare un lieve rialzo del prezzo del giornale è buona solo per la differenziata e non invoglia assolutamente ad ulteriori acquisti? Aggiungerei che allegare ad un quotidiano un giornaletto che ha un numero molto alto di rese non serve ad aumentare le vendite del giornaletto in questione: se nessuno lo compra, un motivo ci sarà !!! Per carità, basta con le regalie, mostrate un po' di carattere: se proprio dovete, alzate i prezzi e basta. Chi è interessato alle parole scritte sul giornale, continuerà a comprarlo.