GIARDINETTI VS METROTRANVIA

Come vi avevo già annunciato, ci sono degli aggiornamenti sulla spinosa vicenda che io scherzosamente ho definito più volte giardinetti di via Racconigi versus Gronda Nord, in una sorta di paragone con lo scontro di biblica memoria fra il giovane Davide e il gigante Golia (e speriamo che gli eventi si sviluppino in maniera analoga!!!)

La gentilissima signora Letizia Brichetto Arnaboldi in Moratti si è premurata di rispondere con estrema velocità all'educata richiesta di spiegazioni che hanno avanzato i residenti di via Racconigi. Per il momento non voglio rovinarvi la sorpresa, ma vi anticipo che la Gronda Nord sembra non essere la causa della chiusura al pubblico dei giardinetti.

La fotografia che avevo già postato è uno dei tanti cartelli segnaletici che sono spuntati sulle recinzioni a mo' di edera. Ammiriamola nuovamente

Simpatica, non è vero? Ha un certo non so che di accattivante, quasi a stigmatizzare con ironia il comportamento di coloro che hanno indebitamente rimosso le recinzioni per infrangere l'odioso divieto.
Questo cartello si trova qui.

Qui ce n'è un altro, molto più interessante. Devo ammettere che è davvero gigantesco ed imponente, e mette soggezione. Conviene avvicinarsi di più per guardarlo meglio.

La fotografia che ho inserito non è molto leggibile: per ammirarla in tutto il suo splendore dovreste cliccarci sopra e ingrandirla a schermo intero.

Sorpresa !!! La Gronda Nord non c'entra niente con la chiusura coatta dei giardinetti pubblici di via Racconigi: le recinzioni sono funzionali alla messa in opera della tanto attesa metrotranvia !!! Metropolitana, scusate, volevo dire metropolitana leggera.
Il fatto che l'area recintata coincida alla perfezione con quella del piano di sviluppo della Gronda Nord è semplicemente un caso fortuito, una mera coincidenza.

Ingrandisco un particolare del cartellone.

Il cartellone spiega in maniera inequivocabile che i giardinetti di via racconigi sono destinati a diventare un vero e proprio cantiere logistico di supporto ai lavori di costruzione della metrotranvia. Scusate, volevo dire metropolitana leggera: è che ogni volta che penso ad una metropolitana leggera mi viene in mente il quattro...

Per ora mi astengo dal criticare ferocemente la metropolitana leggera (riservandomi di farlo in altra sede, circostanziando adeguatamente critiche e rimostranze)e passo direttamente all'ingrandimento di un altro particolare della fotografia.

Il "cantiere logistico" è a centinaia di metri (in linea d'aria) dalle ipotetiche stazioni di viale Ca' Granda e della Bicocca. A cosa può mai servire un cantiere logistico ivi ubicato? Gentilissima signora Letizia Brichetto Arnaboldi in Moratti, può mettermi a parte di questo mirabile segreto? Se non è di troppo disturbo, potrebbe spiegarmi che cosa si intende esattamente con "cantiere logistico"? E laddove fosse indispensabile la messa in opera di un cantiere logistico, le sembra di fare un servizio ai cittadini nel momento in cui sceglie di destinare un'area occupata da bellissimi giardetti pubblici al famigerato cantiere?

Nella planimetria riportata sul cartellone il cantiere logistico sembra occupare un'area infinitesimale. Lascio spazio alle fotografie di alcune delle zone interessate dal cantiere, in modo che vi rendiate conto delle effettive dimensioni dello scempio.

Questa fotografia è stata scattata vicino al cartellone, guardando in direzione della futura metrotranvia. Le recinzioni si estendono a perdita d'occhio, e non è superfluo sottolineare che i binari della metronvia in fieri si trovano almeno duecento metri oltre il palazzo rosso scuro che si vede sullo fondo.

Questa fotografia invece è stata scattata più o meno dallo stesso punto, guardando però in direzione opposta alla metrotranvia. Anche qui non si riesce ad intravedere la fine delle recinzioni del cantiere logistico.

Quest'altra fotografia è stata scattata dopo aver persorso un bel pezzo di strada: è sempre in direzione dei binari della metrotranvia. Vorrei sottolineare un particolare che, senza osservare la fotografia a grandezza naturale, potrebbe passare inosservato: il palazzo bianco che si vede nella prima fotografia è lo stesso che si intravede dietro agli alberi al centro di questa. Singolare, non è vero? E non è ancora finita.

Quest'ultima fotografia vi sembra allucinante? La compressione dell'anteprima che vedete rende benissimo l'idea di quanto sia vasto il cantiere logistico. Scaricate la fotografia a grandezza naturale (è una fotografia da un mega circa, di dimensioni 6500x791). Se pensate che questa magnifica panoramica esaurisca definitivamente l'area occupata dai giardinetti in cui i residenti di via Racconigi non possono più accedere, vi sbagliate. Il cantiere logistico continua.
La panoramica è veramente degna di notae voglio anticiparvi una peculiarità che, ad un osservatore frettoloso, potrebbe sfuggire: un fazzoletto di terra è rimasto accessibile al pubblico. Si tratta di pochi metri quadri, destinati unicamente ai nostri cari amici a quattro zampe.

Colgo l'occasione per ringraziare Fulvio, caro amico che da sempre partecipa con entusiasmo a tutte le mie iniziative, per il magnifico servizio fotografico che potete ammirare in questa pagina.

E sempre grazie a Fulvio, abbiamo qualche interessante aggiornamento in merito all'evoluzione dei lavori.