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Stamattina mi sono svegliata presto e sono arrivata in ufficio molto prima del solito (stranamente non ho trovato traffico); così, per ingannare l'attesa, ho deciso di fare colazione ed essendo anche di buon umore ho sfogliato un po' i giornali, pronta a digerire le quotidiane porcherie che mi propinano.

Nelle notizie di cronaca, la più ricorrente era quella dello stupro di gruppo su una ragazza in via Ripamonti a Milano: si parlava delle condizioni dell'amico della ragazza, che aveva avuto l'ardire di tentare (inutilmente, putroppo) di difenderla, della ricerca degli ultimi "rumeni" che ancora non erano stati arrestati, dei due "minori" che erano stati già interrogati dalla polizia, del "detenuto" che si era mostrato particolarmente freddo e distaccato nel fornire la sua versione dei fatti...

Nelle pagine del gossip, per così dire, accennavano allo stato di depressione di Micheal Jackson, "artista" di chiara fama cha attualmente soffre di problemi d'ansia, ed è anche stato in ospedale qualche giorno perchè è stressato dal doversi continuamente presentare per le udienze del processo a suo carico...

Ma il titolone da prima pagina era praticamente dappertutto dedicato alla brillante operazione della Polizia Postale, che ha chiuso cucciolandia, un server open nap di alcuni programmi di p2p (probabilmente l'unico a che ospitava solo la chat, a zero share per intenderci !!!). 55 persone sono indagate per violazione dei diritti d'autore e per "associazione a delinquere". 100.000 utenti di varie piattaforme p2p, che sono state su cucciolandia almeno una volta, sono state individuati dalla Polizia Postale e probabilmente per loro scatteranno pesanti provvedimenti. Ovviamente i titoloni dei giornali erano del tipo "sgominata pericolosa banda di criminali informatici" oppure "bloccata una grande rete di criminalità organizzata". E naturalmente si parlava di 35.000 euro l'ora di perdite (per siae ed erario) derivanti da questa pericolosa organizzazione criminale.

Al posto del caffè, ho bevuto un bicchier d'acqua per buttar giù un paio di malox e tentare di sconfiggere sul nascere 'ulcera e travaso di bile.

Supponiamo che i numeri riportati da televisione e stampa siano corretti (mi riferisco alle persone individuate dalla Polizia Postale, non all'assurdità delle stime di perdite per siae ed erario): come hanno fatto ad individuare 100.000 utenti di cucciolandia, se anche i muri sanno che cucciolandia è solo chat e non consente di condividere nè scaricare nulla? Dove li hanno presi i dati sui terabyte di traffico che hanno dichiarato?

Ammesso che del traffico ci sia stato, dove sono le autorizzazioni emesse per controllare il traffico di dati di 100.000 persone? Ma come, se trovo in casella postale una busta leggermente aperta e scopro il colpevolo, posso mandarlo perfino in galera, ma non occorre nessun tipo di autorizzazioni per controllare le attività domestiche di 100.000 persone?

Ma in che razza di mondo viviamo? Chi stupra e picchia una persona è un "detenuto", chi è accusato di molestare sessualmente dei bambini è un "artista", e chi chatta o scarica un mp3 è un "criminale pericoloso per la società"? Oh, ma siamo impazziti tutti? Non esiste più una scala di valori, in questo paese marcio e corrotto fino al midollo?

Sono stanca di sentir criminalizzare e perseguire penalmente delle persone che in realtà non arrecano nessun pericolo reale alla società. Si sta conducendo una campagna denigratoria multilivello contro gli utenti del p2p, contro il popolo della rete, contro internet, come se fossero costoro la causa di tutti i mali dell'Italia, e in special modo dell'economia italiana. Vengono inventate delle statistiche che non stanno nè in cielo nè in terra su delle perdite di milioni di euro per delle povere piccole società come la siae. Si tenta di mobilitare l'opinione pubblica contro questi pericolosissimi criminali, con campagne pseudopubblicitarie sui giornali, in televisione... persino al cinema !!!

Vorrei vivere in un paese in cui posso camminare per strada indossando una bella minigonna senza aver paura di venire stuprata o di vedere ammazzato mio marito perchè tenta di proteggermi. Vorrei che le patrie galere fossero piene di pedofili, assassini, pirati della strada, ladri... Vorrei che i giudici fossero impegnati nella lotta contro la mafia e contro la criminalità organizzata, quella vera. Vorrei che nessuno fosse additato come un criminale pericoloso per la società solo perchè ha ascoltato una canzone gratis.

Pura utopia.

Allora mi accontenterei di vedere la polizia bussare alla porta di quelle 100.000 persone. Vorrei che le prendessero, le interrogassero, aprissero dei processi contro di loro. Perchè quelle 100.000 persone hanno senz'altro due genitori e almeno un paio di amici a testa... e 500.000 persone non sono certo moltissime, ma sono sufficienti per organizzare una mobilitazione di massa, per riportare l'attenzione su una scala di valori che dovrebbe essere alla base delle condanne penali: una persona che ascolta gratis un mp3 NON PUO' scontare un numero di anni di galera pari a quello di un pedofilo. E secondo me NON PUO' NEMMENO pagare un'ammenda pari a mille volte il prezzo di ciò che si ritiene abbia "rubato".

E vorrei che tutti gli italiani (me compresa) finissero sotto processo per violazione di diritto d'autore: tutti hanno in casa un videoregistratore per registrare il film preferito che viene trasmesso in un orario che non è compatibile con le proprie esigenze. Tutti hanno un registratore per musicassette, per registrare le canzoni dalla radio e ascoltarle in macchina mentre vanno a lavoro. Il reato in questione, ovvero la violazione del diritto d'autore, è sempre lo stesso, sia che sia utilizzi un videoregistratore, sia che ci si connetta ad internet e si scarichi un file.

Perchè domani mattina tutti gli italiani non vanno alla più vicina stazione di polizia a costituirsi?

Concludo con un frase che ho letto fra i post di un sito che trattava la vicenda di cucciolandia (l'ho spudoratamente copiata perchè rispecchia in pieno il mio pensiero, nella speranza di non venire citata per violazione del diritto d'autore):
"Quando un determinato comportamento non è considerato illegale dalla stragrande maggioranza dei cittadini, é la legge che va cambiata, non le abitudini del popolo che (teoricamente) dovrebbe essere sovrano."